Sostegno alle imprese e agli altri operatori economici
Nella serata del 13 maggio scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge cd. “Rilancio”, col quale introduce misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Sostegno alle imprese e agli altri operatori economici
- un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita IVA, che hanno subito una diminuzione pari ai due terzi dell’ammontare del fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto all’anno precedente. Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato e corrispettivi;
- l’esenzione dal versamento del saldo dell’IRAP dovuta per il 2019 e della prima rata dell’acconto dell’IRAP dovuta per il 2020;
- il riconoscimento, per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente, di un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo. Tale credito d’imposta è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa ovvero in compensazione e può essere ceduto;
- la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici, con riferimento alle voci della bolletta identificate come "trasporto e gestione del contatore" e "oneri generali di sistema".
Sostegno ai lavoratori e alle famiglie
- l’erogazione, ai liberi professionisti e ai collaboratori coordinati continuativi, di un’indennità pari a 600 euro anche per il mese di aprile 2020;
- il riconoscimento, a favore dei liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS che abbiano subito comprovate perdite, di una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1.000 euro;
- il riconoscimento di un’indennità pari a 600 euro per i mesi di aprile e maggio, a favore di determinati lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro;
- il riconoscimento, ai professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, di un’indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio 2020;
- l’introduzione, per il mese di maggio, del “reddito di emergenza”, destinato al sostegno dei nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica;
- la possibilità per i datori di lavoro che nell’anno 2020 hanno sospeso o ridotto l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica di presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario, per una durata massima di nove settimane per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020. Ai beneficiari di assegno ordinario spetta anche l’assegno per il nucleo familiare;
- l’innalzamento a trenta giorni dei congedi a favore dei genitori lavoratori dipendenti del settore privato per i figli di età non superiore ai 12 anni e possibilità di fruizione fino al 31 luglio 2020;
- l’aumento a 1.200 euro del limite massimo complessivo per l’acquisto di servizi di baby sitting e la possibilità, in alternativa, di utilizzare il bonus per l’iscrizione ai servizi socio-educativi e ricreativi;
- la facoltà per i datori di lavoro di presentare istanza per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini stranieri.
Fronte fiscale
- il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 60 per cento delle spese sostenute nel 2020 per l’adeguamento degli ambienti di lavoro, volto alla riapertura in sicurezza degli esercizi aperti al pubblico;
- il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 60 per cento delle spese sostenute nel 2020 per la sanificazione degli ambienti di lavoro;
- la riduzione iva dei beni necessari al contenimento e gestione dell’epidemia;
- la proroga al 16 settembre 2020 il termine per i versamenti di imposte e contributi, già sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio;
- la sospensione dei pignoramenti effettuati dall’agente della riscossione su stipendi e pensioni fino al 31 agosto 2020;
- la sospensione dei pagamenti per avvisi bonari e avvisi di accertamento in scadenza tra l’8 marzo e il giorno antecedente all’entrata in vigore del decreto, i versamenti potranno essere effettuati entro il 16 settembre;
- il rinvio della procedura automatizzata di liquidazione dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche al 1° gennaio 2021.
Sostegno al turismo
- il riconoscimento di un credito (Tax credit vacanze) alle famiglie con un Isee non superiore a 40.000 euro, per i pagamenti legati alla fruizione dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, dagli agriturismi e dai bed&breakfast.
Sostegno alle infrastrutture e ai trasporti
- il riconoscimento di un “buono mobilità”, pari al 60 per cento della spesa sostenuta e comunque non superiore a euro 500, per l’acquisto di biciclette, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.
- il rimborso (mediante l’emissione di un voucher o il prolungamento della durata dell’abbonamento) dei costi sostenuti per l’acquisto di abbonamenti di viaggio per servizi ferroviari e di trasporto pubblico dai viaggiatori pendolari, che non hanno potuto essere utilizzati.
Sostegno all'istruzione
- l’acquisto e messa a disposizione, in particolare degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, di dispositivi digitali individuali e della necessaria connettività di rete per la fruizione della didattica a distanza nonché per favorire l’inclusione scolastica e adottare misure che contrastino la dispersione.